Un macchinista di Foggia al comando del treno regionale 4193 da Pescara a Sulmona ha subito un infarto mentre guidava il convoglio. Antonio D’Acci, 61 anni, è riuscito a fermare il treno in aperta campagna prima che il suo cuore smettesse di battere, salvando così tutti i passeggeri. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, ogni tentativo di rianimazione è stato vano. La tragedia è avvenuta nel pomeriggio di martedì, con il treno che è rimasto fermo nella zona dell’Interporto di Manoppello (Pescara). Per garantire la mobilità dei viaggiatori, Trenitalia ha organizzato bus sostitutivi tra Manoppello e Chieti.
Sui social media sono comparsi numerosi messaggi di cordoglio da parte di parenti e amici nelle ultime ore. “Non riesco ancora a crederci, eri come un fratello per me, avrò vivo il ricordo di tante uscite insieme a caccia”, ha scritto uno di loro. D’Acci era un macchinista esperto di Trenitalia con quasi 40 anni di servizio. La senatrice del Movimento 5 Stelle, Gabriella Di Girolamo, ha espresso il suo dolore per la perdita di Antonio D’Acci, sottolineando l’importanza di adottare misure legislative per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori del settore ferroviario. Ha citato una mozione presentata dal M5S, a firma di Elisa Pirro, che chiede al governo di includere i lavoratori turnisti del settore ferroviario tra le categorie di lavoro usurante e di adottare interventi legislativi per tutelare meglio la salute e la sicurezza dei lavoratori viaggianti. La senatrice ha anche sottolineato la necessità di una disciplina dei turni di lavoro dei macchinisti e dei capotreno più consona ai rischi a cui sono esposti.