L’acqua dei miracoli, quella del Santuario della Beata Vergine della Fontana, conservata nella vasca di marmo all’interno della Cripta, era inquinata, piena di batteri, contaminata.
Altro che benedetta. E sì che a Motta San Fermo (Cremona) al Santuario ci venivano da ogni dove, fedeli e pellegrini, chi con le ampolle chi con i bottiglioni. Sacra e miracolosa acqua. Da custodire in casa o offrire ai parenti malati o infermi.
Dal 1630, quando si credeva avesse poteri taumaturgici e all’epoca c’era la peste, moltitudini affollano la Cripta. Oggi dovranno adattarsi a un cambiamento estetico, una piccola bruttura diciamo, ma inevitabile.
Due grosse bombole di ferro di un prosaico bianco spezzano l’incanto e il misticismo attesi: ma tant’è, quello è un depuratore e contro la sporcizia che viene dalla falda contaminata (dicono dalla parte di Brescia) è perfino più efficiente dello sguardo benevolo della Madonna. Chiare, fresche, dolci acque…