Madre e figlia muoiono nello stesso ospedale a poche ore di distanza l’unta dall’altra. Tutto è avvenuto a Frosinone. Sara, 47 anni, commessa di professione ed ex arbitro di calcio, la sera dell’Epifani, ha avuto un malore. Il compagno, un poliziotto, l’ha portata in ospedale ma per la donna, dopo delle gravi complicazioni, non c’è stato nulla da fare. Solo un anno fa Sara era sopravvissuta a un brutto incidente.
“Ti ho sempre detto andrà tutto bene, adesso sono due giorni senza di te, e sono distrutto” le parole del compagno. Compagno che qualche ora dopo ha perso anche la suocera. La madre di Sara, infatti, era anche lei ricoverata da qualche tempo nello stesso ospedale a causa di una grave malattia.
Il presidente Paolo Iaboni e tutta la sezione Aia (l’associazione arbitri) di Frosinone hanno voluto far sentire la loro vicinanza alla famiglia: “Lei è stata la prima donna della nostra sezione ad esordire nella categoria promozione nel maggio del 2001 – hanno scritto sulla pagina Facebook dell’associazione – Condoglianze a tutta la sua famiglia. Si rimane arbitri per sempre”.
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