Può arrivare una madre a prendere a schiaffi una figlia dodicenne un po’ discola, spaccandole il labbro, facendole un occhio nero? Secondo una sentenza di un tribunale di Roma sì, se quegli schiaffi servono per educare. Questi schiaffi in particolare sono stati dati a fin di bene, non meritano una condanna per maltrattamenti, come chiedeva la Procura. La ragazzina – oggi maggiorenne e tutto sommato grata alla madre come racconta il Corriere della Sera – nel 2016 era stata sorpresa dalla mamma a inviare sue foto osé a un ragazzo di 19 anni. La reazione della madre è furibonda, come detto. Il suo profilo caratteriale, poi, è noto. Ha già subito una condanna per maltrattamenti. Famiglia banalmente disfunzionale (quale famiglia non lo è?), separazione, sacrifici, l’anziana madre in casa…
Tutto vero, ma sul caso specifico la madre manesca non può essere condannata per i giudici perché “una volta sorpresa la figlia, la signora ha indubbiamente ritenuto di esercitare quel potere/dovere di educazione e correzione dei figli che deve essere riconosciuto in capo a ciascun genitore”. Il comportamento di questa madre non può essere ricompreso nella fattispecie di reato che designa i maltrattamenti. Al massimo si sarebbe dovuto verificare “se c’è stata proporzionalità tra lo ‘jus corrigendi’, esercitato legittimamente della madre, e un eventuale eccesso colposo”.
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