Il Consiglio comunale di Udine ha bocciato la proposta di concedere la cittadinanza al portiere del Milan Mike Maignan, offeso con ingiurie razziste durante la partita contro l’Udinese al Friuli, il 20 gennaio scorso.
Per far passare la proposta non erano sufficienti i voti della sola maggioranza ma occorrevano i tre quarti dei voti dei consiglieri. La minoranza di centrodestra ha votato invece in modo compatto contro la proposta del sindaco Alberto Felice De Toni, a capo di una amministrazione di centro sinistra. Nessun componente dell’opposizione, nonostante le trattative serrate dei giorni scorsi, ha sostenuto le posizioni della maggioranza.
Il leghista Pietro Fontanini, ex sindaco di Udine ha detto: “Sono convinto che la cittadinanza non debba essere conferita perché potrebbe sembrare un’azione riparatoria per una colpa che i friulani non ritengono di avere. Per prassi e tradizione – ha proseguito Fontanini – la cittadinanza onoraria si riconosce a personalità che hanno concretamente contribuito al benessere socio-culturale dei cittadini”. La vicenda di Maignan “non rientra in queste fattispecie”, che, tuttavia, “vanno senza dubbio, in modo fermo, condannate”.
Il portiere del Milan lo scorso 20 gennaio aveva lasciato il campo durante la sfida tra Udinese e Milan, dopo essere stato oggetto di cori razzisti. La partita era poi ripresa dopo 15 minuti, la curva dell’Udinese squalificata per una giornata e le persone identificate bandite per sempre dallo stadio.
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