Malato di diabete, aveva falsificato i documenti per il rinnovo della patente sottraendosi così all’obbligo delle visite periodiche. Ma durante una crisi ipoglicemica, era svenuto travolgendo con il suo suv e uccidendo sul colpo un ciclista. Per questa ragione ieri sera un 64enne di Faenza, in provincia di Ravenna, è stato condannato a una pena totale di tre anni e otto mesi di reclusione per omicidio stradale e falso. La procura aveva chiesto sette anni e 10 mesi.
L’incidente mortale risale al 10 ottobre 2019
A perdere la vita sulla via Emilia a Cosina di Faenza era stato un ingegnere 67enne di Villagrappa (Forlì-Cesena) che stava rincasando dopo un giro in bici. Il suv lo aveva falciato alle spalle poi era finito contro un cordolo. Nell’urto il veicolo aveva perso un semiasse e aveva proseguito su tre ruote per almeno 800 metri ancora prima di finire la sua corsa contro il guard rail. Carabinieri e 118 avevano trovato il 64enne privo di sensi.
Il diabete e la patente
In ospedale gli era poi sta diagnosticata una crisi ipoglicemica. Dai successivi controlli era emerso che aveva falsificato il certificato del settembre 2016 che gli garantiva due anni di guida invece che solo uno prima della ripetizione degli esami. Nel 2018 l’escamotage era stato usato di nuovo, questa volte per tre anni. In udienza è emerso che il 64enne aveva un dispositivo impiantato sottocute per monitorare il livello di glicemia. Ma quel giorno invece di fermarsi – ha sottolineato il pm in requisitoria – aveva continuato a guidare accettando il rischio di un possibile incidente.