Su Milano e la Lombardia è stata dichiarata l’allerta arancione, con particolare attenzione rivolta ai fiumi del capoluogo lombardo. La polizia locale e le squadre del verde sono state attive per gestire la viabilità e per intervenire dove sono caduti alberi e rami. Il quartiere più colpito è stato Ponte Lambro, dove il fiume Lambro è esondato intorno alle 10:30, causando allagamenti nei cortili e nelle cantine. Per quanto riguarda il fiume Seveso, è stata attivata la vasca di laminazione a Bresso per proteggere i quartieri di Isola, Niguarda, Maggiolina e Prato Centenaro. Tuttavia, la vasca si è riempita completamente nel pomeriggio e, alle 17:30, il fiume Seveso è esondato a Niguarda. Pochi minuti prima di ciò, l’assessore milanese alla Sicurezza Marco Granelli aveva comunicato tramite i social media che la vasca era piena e presto il Seveso avrebbe esondato a Niguarda. Granelli ha sottolineato la necessità di costruire ulteriori vasche di laminazione per proteggere i quartieri milanesi.
Le piogge torrenziali hanno causato problemi in varie zone della città sin dalla notte tra martedì e mercoledì. I vigili del fuoco hanno ricevuto centinaia di chiamate riguardanti alberi caduti, cantine allagate, veicoli bloccati e incidenti ai pedoni. Anche il sottopasso di via Pompeo Leoni è stato allagato, con i pompieri intervenuti per mettere in sicurezza due persone in un’auto. Gli uffici di Città Metropolitana hanno ricevuto numerose segnalazioni di allagamenti e infiltrazioni d’acqua dai soffitti delle scuole, bagnando aule e corridoi. Alcune scuole, come il liceo scientifico Cardano e l’Istituto Bertarelli Ferraris, hanno dovuto chiudere temporaneamente alcune zone per motivi di sicurezza. La scuola dell’infanzia Suor Rufini a Masate è stata evacuata dai vigili del fuoco a causa dell’aumento del livello dell’acqua.