Le due facce dell’Italia. Da una parte una mamma in difficoltà col figlio, Leo, che ha la sindrome di Down. La mamma per qualche istante non riesce a gestire il figlio e blocca il traffico per cinque minuti. A questo punto un’automobilista, spazientito, compie una manovra azzardata, supera il blocco, sfiora Leo, lo insulta e va via. Infastidito. Ecco invece l’altra faccia dell’Italia. Quella che ogni giorno contribuisce a logorare il già disfatto equilibro di questo stralunato Paese.
A raccontare l’episodio – accaduto a Tirano, in provincia di Sondrio – è stata la stessa madre di Leo, Laura Ferrero, su Facebook.
La lettera della madre di Leo
“Caro automobilista che oggi, verso le 14 su lungo l’Adda a Tirano, sei stato rallentato da un bimbo piccolo con sindrome di Down mentre andavi al lavoro, ti dico solo mi dispiace” ha scritto Laura. “Sono la sua mamma ed ero in difficoltà a gestire una sua fatica e mio figlio Leo era molto in difficoltà a gestire se stesso e non riusciva a farsi capire. Leo purtroppo ha bloccato il traffico per circa 5 minuti, che possono sembrare pochi, ma per chi va al lavoro possono essere tanti”.
“Mi spiace – ha aggiunto Laura – che tu abbia deciso di fare una manovra pericolosa in macchina per superarlo (nessun altro lo ha fatto e saranno stati tutti un po’ infastiditi). Quella manovra è stata non solo pericolosa per il mio bambino, ma irrispettosa. Ci hai anche insultato passandoci accanto e ti assicuro che né io né Leo avevamo voglia di vivere le nostre difficoltà in mezzo alla strada”.
“Caro automobilista – conclude – oggi tu probabilmente godrai di salute e gioventù, ma la vecchiaia e la malattia ti porta a sperimentare le tue fragilità e ad avere bisogno di comprensione e aiuto. Spero che non incontrerai persone poco tolleranti e indifferenti come sei stato tu con noi, perché fa male. Oggi puoi decidere di cambiare atteggiamento e farlo insieme a chi ti circonda. Mi ricordo della tua macchina aziendale e del tuo viso, se ti incontro avrei piacere di farti conoscere il mio Leo, che oltre a tante fragilità ha anche enormi risorse: è spiritoso, autonomo e ha voglia di fare la sua parte nel mondo”.