“Mamma non farlo”: si getta dal nono piano con la figlia di 6 anni. Prima lo sfogo su Fb

Mamma, ti prego, non farlo“. Queste sono state le parole pronunciate dalla figlia della donna che questa mattina si è lanciata dal nono piano in un quartiere a Nord di Ravenna, trascinando con sé non solo la piccola, ma anche il loro cane, un meticcio nero, morto nello schianto insieme alla bambina di 6 anni, mentre la madre, ingegnere di 41 anni, seguita in un centro di salute mentale, è ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Bufalini di Cesena. A riferire quello che è stato l’ultimo grido di aiuto della figlia una vicina di casa, che ha anche cercato di dissuadere la donna dal gettarsi nel vuoto.

L’arresto

La donna, che è in ospedale in attesa di essere operata, è stata arrestata. Il pm Stefano Stargiotti ha aperto un fascicolo per omicidio pluriaggravato e uccisione di animali, dal momento che è morto anche il cane, trascinato nel volo. Si attende il referto dell’ospedale sulla donna, con analisi del sangue. Era seguita da una decina di anni dal centro di salute mentale. Non risultano denunce da lei presentate, né particolari tensioni domestiche. Il marito, in casa al momento del fatto, è stato sentito questa mattina: non si è accorto di nulla e pare non avesse sentore di nulla.

Il post su Facebook prima del tragico volo

“Perché ho dovuto farlo? Padre violento e aggressivo. Nessuno me lo tiene lontano. Mi perseguita. Non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto”. Inizia così il post della donna, scritto poco prima di gettarsi dal nono piano. Sembrerebbe scagliarsi contro un uomo, probabilmente il padre, ma non solo, anche contro altre persone. Sono lunghe frasi confuse e lapidarie le sue, che riassumono per titoli la tragedia della sua vita. E lo sfogo continua: “Non lo voglio vedere, non voglio frequentarlo. Non mi sembra di chiedere tanto. Niente ordinanza restrittiva, perché non ho video delle brutte violenze domestiche. Inutile questura, ero incinta, nemmeno questo per tutelarmi”.
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Silvia Di Pasquale