
(foto d'archivio Ansa)
Non ci sono segni di violenza su Marco Conforti, il 56enne imprenditore di Castagneto Po, trovato senza vita nel bagagliaio di un’auto parcheggiata a Torino. L’autopsia è stata svolta oggi dai medici legali Francesco Cattaneo e Roberto Testi. Sarà necessario l’esame tossicologico per chiarire le circostanze del decesso.
Marco Conforti, tutti i dubbi
Secondo quanto si è appreso, al momento è stato impossibile individuare con esattezza sufficiente anche l’epoca della morte: il cadavere, che al momento del ritrovamento era in decomposizione, è rimasto troppo a lungo nel bagagliaio esposto al sole. Un lasso di tempo compreso fra le 36 e le 72 ore sembra il più probabile. È considerata plausibile dagli investigatori, dato il peso e la corporatura di Conforti, l’ipotesi che a caricare l’uomo nella vettura siano state almeno due persone.