La sua masseria era andata all’asta e lui si è impiccato il giorno dell’arrivo di un acquirente. L’uomo, un allevatore di 53 anni titolare di un’azienda zootecnica tra Laterza e Altamura, si era ritrovato in crisi finanziaria a causa del latte non pagato dai suoi clienti. Aveva acceso un mutuo di 60mila euro, che però non era riuscito più a pagare e la sua proprietà era finita all’asta.
Lo scorso 4 gennaio l’imprenditore si è allontanato dalla casa in cui viveva con la moglie e ha compiuto il gesto estremo. L’ha trovato un amico allertato dalla moglie, preoccupata perché il marito non si era presentato all’incontro fissato con chi voleva valutare la masseria prima di partecipare all’asta. La masseria, secondo la stima del consulente tecnico d’ufficio, valeva 330.000 euro, ma stava per essere venduta a meno del decimo del suo valore. Una realtà troppo dura da accettare, per chi ha fatto una vita di sacrifici.
Il giorno dopo il suicidio, il suo avvocato ha presentato istanza di sospensione a fronte del grave evento e il giudice l’ha concessa sospendendo così, di fatto, le operazioni di vendita. La moglie del 53enne, co-obligata, subentrerà al marito negli accordi con due società di recupero crediti, nel tentativo di salvare le proprietà.
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