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Matilde e Matteo, la storia dei due ragazzi morti nello scontro frontale vicino Brindisi

Un mazzo di fiori sul banco, e poi un minuto di raccoglimento nel cortile della scuola durante la ricreazione. Matilde Chionna è stata ricordata così dai compagni di scuola. La ragazza di 18 anni è morta la sera di ieri, domenica 25 febbraio, in un incidente stradale avvenuto a Mesagne in provincia di Brindisi. Mathilde era una promessa del volley: era di ritorno da una partita ed era in auto insieme al suo fidanzato Matteo Buccoliero anch’esso, purtroppo, deceduto nello schianto. La loro auto, per cause in via d’accertamento si è scontrata frontalmente con una Bmw guidata da un 32enne. 

Matilde frequentava il liceo scienze umane, economico sociale e linguistico “Ettore Palumbo” di Brindisi. La dirigente scolastica, Serena Oliva, nel suo intervento dopo il minuto di raccoglimento ha voluto sottolineare le doti umane e l’impegno quotidiano di Matilde Chionna non solo a scuola ma anche nello sport. La ragazza, infatti, era una promessa del volley Brindisino: nel pomeriggio di ieri la sua ultima partita a Oria, prima dell’incidente mortale. Cordoglio per la morte dell’atleta è stato espresso in una nota anche dalla Fipav (Federazione italiana pallavolo) Puglia, con il presidente Paolo Indiveri, il consiglio regionale “e tutta la pallavolo pugliese” che “si uniscono al dolore della New Volley Oria, della famiglia Chionna, per la scomparsa di Matilde”.

Matteo Buccoliero aveva invece 20 anni ed era il figlio del pubblico ministero della Procura di Taranto Mariano Buccoliero che si è occupato tra gli altri casi, del processo sull’ex Ilva “Ambiente svenduto”. La coppia viaggiava su una Fiat Grande Punto ora finita sotto sequestro insieme alla Bmw. Il 32enne alla guida dell’altra auto è ora in ospedale al “Perrino” di Brindisi e non è in pericolo di vita. Le indagini per ricostruire l’accaduto, coordinare dal pubblico ministero Giuseppe De Nozza, sono affidate alla polizia locale di Mesagne. 

Lorenzo Briotti

Sono nato a Roma nel 1974 e sono giornalista professionista. Le mie grandi passioni sono la musica rock degli anni 60 e 70 e la radio a cui ho dedicato anche un libro. A Blitz sono arrivato due mesi dopo l’apertura e per diversi anni mi sono occupato di multimedia. Credo fermamente che l’intelligenza artificiale e il social di turno non riuscirà mai a distruggere la nostra splendida professione.

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