I magistrati della Procura di Palermo e i carabinieri del Ros avrebbero individuato un secondo covo utilizzato dal boss Matteo Messina Denaro. Oltre all’appartamento di vicolo San Vito a Campobello di Mazara, scoperto ieri, il capomafia avrebbe fatto realizzare una sorta di bunker all’interno di un’altra abitazione nella stessa area.
Il covo è una stanza blindata da cui si accede dal fondo scorrevole di un armadio.
Non è ancora chiaro se si tratti del luogo in cui il capomafia nasconde il suo tesoro: documenti riservati, pizzini, soldi che i magistrati cercano. Lo scopriranno i carabinieri dopo la perquisizione del bunker appena scoperto, che si trova a circa 300 metri dall’abitazione in vicolo San Vito. Gli investigatori stanno attendendo l’arrivo del magistrato.
Il proprietario della casa, secondo le prime informazioni, nel 2001 fu assolto dall’accusa di associazione mafiosa.
Le informazioni raccolte grazie all’attività investigativa, sempre secondo quanto si è appreso, avrebbero fornito alla Gdf una serie di elementi sulla possibilità che all’interno di quella abitazione potesse esservi un bunker. Informazioni che sono state immediatamente condivise con il procuratore di Palermo Maurizio De Lucia, che ha delegato la perquisizione alle Fiamme Gialle e ai Carabinieri. Al momento nell’abitazione sono al lavoro i Ris dell’Arma, per raccogliere eventuali tracce biologiche e documentare lo stato dei luoghi, poi comincerà la perquisizione vera e propria.
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