Matteo Messina Denaro è ricoverato nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila. Il boss mafioso è stato trasferito dal carcere dove si trova al 41 bis, al reparto di chirurgia con imponenti misure di sicurezza. Le sue condizioni sono molto gravi. Il suo avvocato Alessandro Cerella, spiega che il tumore è al quarto stadio e che il suo assistito “non mangia e non si regge in piedi”.
Come aveva detto nel pomeriggio il suo avvocato, le condizioni di Messina Denaro “sono peggiorate e non sono compatibili con il carcere duro”. Il legale aveva spiegato che l’ex boss mafioso “deve essere assistito 24 ore al giorno”. L’avvocato chiede quindi che venga revocato il 41 bis in maniera definitiva. Prima del ricovero aveva raccontato: “Messina Denaro assume un po’ di acqua ed integratori ed è molto dimagrito. I medici dell’ospedale dell’Aquila che lo hanno preso in cura da gennaio, non lo vedono tutti i giorni e lui ha bisogno di una assistenza giorno e notte da parte di una infermiera”.
Per questa ragione, Cerella ha sostenuto da diverso tempo che il suo cliente doveva essere trasferito in ospedale. “Con la mia collega Lorenza Guttadauro, che è sua nipote – conclude oggi il legale – stiamo decidendo ora la strategia più efficace” che porti alla revoca del 41 bis, il tanto discusso carcere duro per i mafiosi.
Cerella aveva incontrato il boss nel carcere de L’Aquila a fine luglio. L’ex latitante, dal giorno dell’arresto era in cura all’interno del penitenziario di massima sicurezza dell’Aquila. Qui è stata allestita per lui una stanza per la chemioterapia.
Nelle scorse settimane il capomafia aveva subito anche un piccolo intervento per problemi urologici ed era però rientrato nell’istituto di pena in giornata.
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