Un medico di 68 anni, è stato condannato a una pena di sei mesi di interdizione dalla professione per abusi sessuali su una paziente. La vicenda ha avuto luogo nell’ambulatorio della guardia medica di Lucera, in provincia di Foggia. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, il dottore avrebbe costretto una donna a subire atti sessuali dopo averle somministrato alcune dosi di un ansiolitico. La denuncia è stata presentata da una donna di 35 anni ai carabinieri lo scorso 10 febbraio, e successivamente è stata emessa un’ordinanza cautelare dal gip di Foggia. Le telecamere di sorveglianza presenti nella struttura hanno immortalato i fatti, confermando il racconto della vittima.
La giovane, che si era recata all’ambulatorio a causa di un attacco di panico, ha raccontato di essere stata lasciata sola con il medico. Quest’ultimo, dopo averle chiesto dettagli sulla sua situazione sentimentale e aver ricevuto una risposta, avrebbe insistito sul fatto che il problema di lei fosse dovuto al fatto di non avere una vita sessuale attiva. La donna ha riferito di aver reagito negativamente a questa insinuazione e di aver respinto i suoi avanzamenti. Successivamente, il medico avrebbe versato delle gocce di un ansiolitico, rendendo la paziente intontita, e avrebbe tentato di baciarla contro la sua volontà. Nonostante i suoi tentativi di fuga, la donna sarebbe stata bloccata dal 68enne, che avrebbe cercato di costringerla a restare seduta. Solo dopo un repentino spunto di reazione da parte della vittima, che lo avrebbe spinto via e si sarebbe diretta verso l’uscita, il medico avrebbe cessato il suo comportamento.
Le prove fornite dalle telecamere di sorveglianza hanno confermato la versione dei fatti della paziente, supportando le accuse mosse contro il medico. La condanna a sei mesi di interdizione professionale rappresenta una sentenza significativa, poiché sottolinea la gravità delle azioni del medico e l’importanza di proteggere i pazienti da comportamenti inappropriati e abusi di potere nell’ambito medico.