Un medico, un medico di Bari: già ampiamente noto alle cronache, già accusato con nome e cognome di aver consigliato e praticato sesso alle e con le sue pazienti. Diceva il medico ad alcune pazienti: per la vostra patologia la cura, o almeno parte della cura, è fare sesso. E lui, il medico, si prestava ad aiutare personalmente la paziente a curarsi. Accuse, denunce, Tribunali. Uno di questi ultimi, il Tribunale del Riesame, ha valutato che il medico non meriti l’arresto. Non che sia innocente, il Tribunale del Riesame si è spinto di fatto in una valutazione della gravità del reato. Gravità e quindi tipologia del reato che vengono, secondo il Tribunale, dimensionate da una circostanza: il far sesso con lui alle sue pazienti il medico lo consigliava ma non lo imponeva.
Un paziente, un malato, uomo o donna che sia, di fronte al suo medico è sempre e comunque in piena condizione di intendere e volere? La decisione del Riesame di Bari rimanda ad un dovere di esserlo, dovere suffragato dalla franca possibilità di esserlo in condizioni di intendere e volere. Se un medico dovesse dirti che la miopia si cura comprando l’olio della sua fattoria e spalmandolo sulle palpebre…E la soggezione al medico, la paura, il panico forse da malattia non giustificano ogni credulità, non mettono in condizioni di soggezione? Certo che sì, ma non fino ad esaltare come condizione naturale e naturale diritto l’ignoranza. Che non può essere sempre alibi ed esimente. Sul filo di questa razionalità viaggia la scelta non certo di dichiarare incolpevole il medico che consigliava sesso come cura alle sue pazienti ma di non comminargli arresto.
Scelta sintetizzata dai concetti di “cura assurda ma non imposta”. Filo razionale che però può cedere e spezzarsi: vero che la “cura” non veniva imposta, vero che le pazienti avevano la responsabilità di tutelare se stesse, vero che la credulità non è sempre alibi totale ed esimente, ma di quella credulità il medico si avvaleva, su quella credulità poggiava e approfittarne è stato forse, anzi senza forse, più grave, disdicevole, condannabile e violento di un sesso sgraffignato con la scusa che fosse una cura.
Forse dovresti anche sapere che…