Le temperature record che hanno colpito l’Europa nel mese di luglio stanno contribuendo a un aumento della temperatura superficiale del Mar Mediterraneo. Questa visualizzazione, basata sui modelli del Copernicus Marine Service, mostra l’anomalia della temperatura superficiale del mare (SST) per il 24 luglio 2023. I dati mostrano un’anomalia fino a +5,5°C lungo le coste di Italia, Grecia e Nord Africa.
Mar Mediterraneo testimone del cambiamento climatico
Temperature record e incendi che bruciano in Grecia, Italia, Portogallo, Tunisia e Algeria sono la riprova che “il Mediterraneo è una regione testimone del cambiamento climatico globale”. È questa la lettura dell’estate 2023, particolarmente rovente che flagella il bacino mediterraneo, del climatologo francese Christophe Cassou, direttore di ricerca al Cnrs e al Centro europeo di ricerca e di formazione avanzata in calcolo scientifico.
“Bruciano anche mari e oceani”
Per Cassou, co-autore del sesto e ultimo rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Giec), gli eventi di questi giorni dimostrano che “il Mediterraneo è davvero un hot spot, significa che concentra davvero tutti i rischi climatici”. Ma, avverte il climatologo, a bruciare non sono soltanto foreste, boschi e terreni ma anche “mari e oceani”, colpiti anch’essi da ondate di calore sottomarine sempre più frequenti, che agiscono come “veri e propri incendi” sott’acqua.