Dallo show musicale non autorizzato fuori da un centro commerciale alle porte di Bologna, che una decina di giorni fa ha scatenato un parapiglia tra i suoi giovanissimi fan con due 17enni rimasti feriti. Alla folle corsa in auto per le vie della città, la scorsa notte, terminata con i poliziotti che lo fermano e si sentono rispondere: “Adesso vi umilio e vi faccio passare i guai fra’”.
Il trapper bolognese Medy Cartier – al secolo El Marbouh Ermedhi – nato e cresciuto al Pilastro, quartiere periferico della città, continua a far parlare di sé. E non per la sua musica. L’inseguimento dell’auto, che procedeva a forte velocità, è della notte del 19 dicembre. Tutto ha inizio intorno a mezzanotte, quando un equipaggio del reparto prevenzione crimine, in via Irnerio, ha notato l’esplosione di fuochi pirotecnici, accesi dal centro della strada.
Subito dopo un’auto si è allontanata in fretta verso Porta San Donato. I poliziotti si sono lanciati all’inseguimento, ma nonostante la sirena, il trapper – che era al volante – ha accelerato, passando col rosso a un semaforo. Dopo circa 500 metri, si è fermato ed è apparso in forte stato di agitazione.
Davanti agli agenti come prima cosa ha negato che fosse lui al volante, minacciando di filmare l’accaduto per poi pubblicarlo sui social. “Adesso vi umilio e vi faccio passare i guai fra’”, le parole che il trapper avrebbe rivolto agli agenti, secondo quanto riporta la Questura.
Dai controlli è emerso che Medy non aveva mai preso la patente per cui si è proceduto al fermo del veicolo e alle sanzioni del codice della strada. Si valuteranno eventuali denunce. Dagli accertamenti è risultato, inoltre, che era destinatario anche di un avviso orale emesso dal questore nel giugno 2022. Lo scorso aprile, infine, il trapper era stato condannato in primo grado a tre anni e mezzo a seguito di una rapina in spiaggia commessa a Riccione nel luglio del 2020.
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