L’ex amante di Matteo Messina Denaro, e il fratello, già condannati nei primi anni 2000 per il favoreggiamento del boss, sarebbero nuovamente iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di aver favorito la latitanza del capomafia arrestato il 16 gennaio scorso. Oggi, i carabinieri del Ros hanno perquisito le loro abitazioni e di Aspra, in provincia di Palermo, una casa di campagna e la torrefazione gestita dalla famiglia. Gli inquirenti avrebbero sequestrato i cellulari e i pc dei due fratelli.
Messina Denaro, testimone: “Ero ai festini con il boss”
Nel frattempo a tenere banco anche la puntata di ieri sera de Le Iene dove un testimone ha raccontato all’ex iena Ismaele La Vardera, ora vicepresidente della commissione Antimafia siciliana, di aver partecipato, due anni fa circa, a festini hard col boss Messina Denaro. Agli incontri a luci rosse, che si sarebbero svolti in una villa in provincia di Palermo, avrebbero preso parte anche un esponente delle forze dell’ordine, un medico e un politico. Il racconto verrà trasmesso domani, in prima serata, su Italia 1. Sulla testimonianza e sull’attendibilità dell’uomo, ascoltato dai carabinieri del Ros, gli inquirenti stanno facendo accertamenti.
I dubbi degli inquirenti
Nel racconto ci sarebbero diverse incongruenze. Il testimone avrebbe detto di non essere stato a conoscenza della vera identità dell’uomo dei festini, che gli sarebbe stato presentato con il nome di Andrea. Solo dopo l’arresto avrebbe capito di chi si trattava.
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