“Tutto è iniziato con la ripresa del fireball, denominato IT20231008T215330, in oggetto da parte di due camere Prisma sarde, quella del Sardinia Radio Telescope e del Gennargentu.
La traccia è molto breve perché la traiettoria era molto inclinata rispetto alla superficie terrestre – spiegano gli esperti -.
In un fireball quello che conta per ricostruire la dinamica è soprattutto la velocità: all’inizio della traiettoria luminosa il meteoroide si muoveva a 16,5 km/s, tipica di un corpo di origine asteroidale, mentre alla fine la velocità era scesa a 4,2 km/s”.
“Se vi capita di passare nei boschi intorno ad Armungia, date un’occhiata al suolo alla ricerca di sassi di colore molto scuro, opachi e di qualche centimetro di diametro: potrebbe essere la meteorite – si legge nell’appello pubblicato dalla rete Prisma -.
In questo caso non toccate niente, fate una foto con lo smartphone, prendete nota delle coordinate Gps e inviate il tutto via email al Project Office di Prisma (prisma_po@inaf.it), i nostri esperti vi risponderanno il prima possibile per dirvi se si tratta di una meteorite e come raccoglierla nel modo più corretto.
In alternativa, potete chiamare direttamente il coordinatore nazionale di Prisma, Daniele Gardiol dell’Inaf-Osservatorio di Astrofisica di Torino al numero 3491977591″.
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