Michela Murgia, l’intervista alla mamma Costanza Marongiu sul Corriere della Sera. Nel pomeriggio di oggi si terranno a Roma alla Chiesa degli Artisti i funerali della scrittrice morta il 10 agosto a causa di un carcinoma renale al quarto stadio con metastasi. La Marongiu però, non ci sarà: “Le mie gambe sono quelle che sono” spiega la mamma della scrittrice. Ci sarà però il fratello Cristiano con la moglie Ida.
Michela Murgia, la mamma: “Mi ha nascosto la malattia fino all’ultimo”. La chiamata al fratello Cristiano
Nell’intervista, la donna racconta che ha saputo della morte dalla sua amica Claudia. Poi ha visto la notizia in tv e per lei “è stato un colpo. Non me lo aspettavo”. La donna però non ha pianto: “Michela era malata da un anno e mezzo. Ma aspettarmelo no, perché fino al giorno prima mi ha nascosto la verità. Mi diceva ‘Sto migliorando’. E io ci credevo”.
Una settimana, Michela aveva smesso di risponderle al telefono. A quel punto, la donna aveva capito che Michela “stava male. Ieri (giovedì ndr) è stata lei a chiamare Cristiano e a dirgli che se ne stava andando. Voleva che mi dicesse di stare tranquilla e di non piangere. E io non ho pianto. Però così è anche peggio. Perché mi sento un groppo in gola che mi sta uccidendo”.
La donna racconta che sua figlia “era una forza della natura” e che le due donne non si vedevano da un anno: “L’ultima volta che l’ha vista è stato nel settembre scorso, mentre presentava un libro a Cagliari. Ormai non posso più camminare, aspettavo che venisse lei”. Ma “ha seguito i suoi sogni. Per certi versi ero diventata secondaria: lei aveva fretta di fare le cose che non aveva fatto prima. Perché “i figli nascono con le ali e poi volano via. Nessuna mamma ha il diritto di fermarli”.
Costanza Marongiu ha parlato della sua famiglia queer: “Era la sua volontà. E io rispettavo le sue scelte. In effetti la famiglia queer era il suo sogno. Ha sempre voluto tanta gente intorno. Cosa si può chiedere di più?”
Michela Murgia, il padre violento
La mamma di Michela Murgia ha raccontato del passato violento del padre di Michela. Il 26 dicembre 1990 lei la portò con il fratello a casa di zia Annetta: “Fu necessario. Lei poi non è più voluta tornare con noi. È tornata quando mi sono separata dal padre. Lui è mancato cinque anni fa. Era instabile, era molto difficile instaurare un rapporto con lui”.
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