Il tribunale dei minori di Roma ha condannato a 20 anni di carcere il giovane che il 28 giugno scorso ha accoltellato e ucciso Michelle Causo nel quartiere Primavalle. Il condannato, oggi maggiorenne, era minorenne all’epoca dei fatti, avendo 17 anni come la vittima. La pena è stata ridotta di un terzo grazie al rito abbreviato e il giovane è stato ritenuto colpevole di omicidio aggravato, occultamento e vilipendio di cadavere. Una sentenza rappresenta un caso senza precedenti, essendo la prima volta che un minore riceve una condanna così severa in Italia.
Prima della sentenza, il giovane ha letto una lettera in cui chiedeva scusa ai genitori di Michelle Causo. Il ragazzo, recentemente diventato maggiorenne, ha partecipato all’udienza in collegamento web dal carcere di Treviso, manifestando l’intenzione di intraprendere un percorso di riabilitazione.
“Oggi con questa sentenza riusciamo un pochino a dare giustizia a Michelle. È la prima volta che un minore prende 20 anni, ma se li merita tutti. Adesso andiamo avanti, ho un altro figlio e mi dovrò dedicare completamente a lui”, ha dichiarato la madre di Michelle Causo dopo la condanna.
Michelle Causo è stata brutalmente uccisa il 28 giugno 2023, a soli 17 anni, da un suo coetaneo in un appartamento di via Giuseppe Dusmet. Secondo l’autopsia, il ragazzo l’ha accoltellata 20 volte, infliggendo il primo colpo al collo e i successivi sul resto del corpo. Successivamente, ha avvolto il cadavere in un lenzuolo, lo ha messo in un sacco dei rifiuti e lo ha abbandonato in un carrello della spesa accanto ai cassonetti vicino all’abitazione. Un testimone ha visto il giovane trasportare il sacco giù per le scale insanguinate e ha chiamato la polizia. Il 17enne è stato fermato poco dopo.
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