La prefettura di Firenze revocò l’accoglienza a un migrante arrestato ma il Tar, richiamando direttive europee, gliela restituisce. L’uomo era stato fermato per violenza sessuale ai danni di una minore. A riportare la storia la Repubblica. Il prefetto, dopo l’aggressione, in base alla legge italiana, gli aveva revocato l’accoglienza. Il Tar, discutendo il ricorso del nigeriano, ha seguito le direttive europee e gliel’ha restituita. Il caso riguarda uno straniero che aveva richiesto la protezione internazionale e che in attesa della decisione era stato collocato in un centro di accoglienza a Firenze.
La revoca della misure di accoglienza avvenne nel settembre 2017 dopo l’arresto in flagranza per violenza sessuale su una minorenne. L’accusa era di molestie ripetute per circa un anno e il tribunale fiorentino dopo poco tempo convalidò l’arresto. Lo straniero nel 2018 fece ricorso contro il provvedimento rivolgendosi al Tar della Toscana. Lamentò che il prefetto non avrebbe tenuto conto delle sue condizioni di salute mentale (secondo una relazione medica agli atti, lui è affetto da deficit intellettivo di una certa rilevanza). Inoltre, si legge ancora, non sarebbe stato avvisato dell’avvio del procedimento del prefetto. Ma, più di tutto, mise in luce la contraddizione dell’Italia con le norme europee. Il tribunale amministrativo ha accolto il suo ricorso.
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