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Il mistero dei cacciatori morti: a sparare non è stato quello che si è tolto la vita

I Ris scagionano Maurizio Gionta: non fu lui a sparare a Massimiliano Lucietti. Ma andiamo con ordine. Massimiliano Lucietti è il vigile del fuoco volontario che fu trovato senza vita durante una battuta di caccia nei boschi di Celledizzo. Maurizio Gionta, ex guardia giurata, si tolse la vita 24 ore dopo. E ora, dopo tanti mesi di dubbi, i Ris dicono che non fu Gionta a sparare e a uccidere, accidentalmente Lucietti.

Gionta, prima di togliersi la vita, lasciò un biglietto nel cruscotto dell’auto: “Non addebitatemi responsabilità non mie”.

Una verità che Gionta ribadì più volte durante i colloqui con i carabinieri. Una verità ora confermata dai Ris.

Chi ha sparato?

Ma allora chi ha sparato? A questa domanda per ora non c’è risposta. Per ora si sa soltanto che Lucietti è stato ucciso con un colpo alla nuca. Probabilmente il cacciatore, prima di venir ucciso con un colpo alla nuca, sparò anche lui. Durante le indagini sono stati sentiti anche altri cacciatori della zona ma per ora non è emerso nulla.

 

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