Non fu morte naturale ma strangolamento. E’ stato arrestato un uomo di 47 anni, indagato per l’omicidio volontario della donna con cui conviveva, trovata strangolata alle prime ore dell’alba del 22 gennaio 2023 in una casa di Spoltore. L’arresto dopo 8 mesi di indagini è stato emesso dal Gip del Tribunale di Pescara Giovanni De Rensis. La donna vittima del femminicidio aveva 40 anni e il delitto è stato scoperto grazie alle indagini a seguito di un decesso che, alle prime battute, poteva apparire come dovuto a cause naturali.
Non fu morte naturale ma strangolamento: dopo 8 mesi arrestato il compagno. Le indagini e l’arresto
Fu l’uomo stesso ha chiamare il 118 intorno alle 4 del 22 gennaio: il personale sanitario intervenuto trovò la donna sul letto e tentò inutili manovre rianimatorie constatando infine il decesso. Fu con il riascolto della telefonata registrata in atti che il personale dei Gav ed i magistrati ebbero dei dubbi: all’inizio non fu ipotizzato nessun reato, ma al seguito dell’autopsia il medico legale aveva informato i magistrati che vi erano segni evidenti sul collo della vittima indicativi di strangolamento.
A questo punto la Procura aveva iscritto quale indagato D.M., unico presente in casa, che nel corso dell’interrogatorio aveva affermato che la donna quella notte accusò un malore che lo indusse a chiamare il 118. Ma la relazione finale dei medici legali , depositata alla Procura della Repubblica nello corso luglio, ha confermato un complesso di evidenze macroscopiche e microscopiche che hanno condotto i magistrati della Procura guidata dal capo Giuseppe Bellelli ad un giudizio univoco di asifissia meccanica violenta da strangolamento perpetrato mediante compressione atipica del collo. A quanto si è appreso la donna presumibilmente è stata colta di sorpresa, nel letto, e strangolata con il ginocchio o con l’avambraccio dell’omicida. Dalle indagini è emerso anche che la vittima aveva manifestato ad amiche e parenti l’intenzione di interrompere la lunga convivenza con D.M.