I primi due mesi dell’anno hanno visto un crollo dei mutui per l’acquisto della casa. La percentuale di diminuzione è stata, infatti, del 23,56%, al confronto con lo stesso periodo del 2022. Lo fa sapere il Consiglio nazionale del Notariato, sulla base delle rilevazioni effettuate sui Dati statistici notarili.
Mutui, crollo richieste a inizio 2023
A gennaio, spiegano i professionisti, “la diminuzione dei prestiti bancari è stata pari al 15,8% per accentuarsi a febbraio, con un decremento del 29,3%. Ricordando l’andamento del mercato delle compravendite che ha segnato, comunque, una diminuzione del solo 2,72% nel bimestre (+5,43% di gennaio e – 8,68%) – viene segnalato – è impressionante come il numero di mutui concessi, e in percentuale il capitale erogato, sia in forte flessione, quasi ad evidenziare il fatto che le persone stiano acquistando case più coi propri capitali rispetto al passato, a causa del forte aumento dei tassi di interesse“.
In discesa, di conseguenza, “anche il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo (-21,15%), andando da un -19,3% della fascia di età 18-35 anni a un picco del 33,3% della fascia 66-75 anni”.
I notai: quasi il 25% in meno rispetto al 2022
I notai evidenziano, a seguire, come, “nonostante il calo del 23,56% del numero dei mutui (dai 61.581 nel primo bimestre 2022 a 47.070 nel primo bimestre 2023), la riduzione del capitale erogato è, in realtà, inferiore ed è pari al 20,7% (da 10,2 miliardi nel primo bimestre 2022 a 8,1 miliardi nel primo bimestre 2023).
La differenza di questi due dati percentuali è data da una riduzione inferiore e pari all’8,46% dei mutui concessi per cifre superiori ai 500.000 euro, rispetto, ad esempio, al -20,9% della fascia 100.000 – 150.000 euro e del – 30,2% della fascia 150.000 – 200.000 euro”.
Infine, si ha una riduzione di quasi il 20% del numero delle surroghe nel primo bimestre 2023 rispetto al primo bimestre precedente (da 2882 a 2310).