Domani scuole chiuse a Napoli. In conseguenza dell’avviso di Allerta meteo arancione diramato per l’intera giornata di domani, martedì 17 gennaio, con previsione tra l’altro di precipitazioni diffuse – anche a carattere di rovesci e temporali – e raffiche di vento molto forti, a Napoli resteranno chiusi i parchi, i cimiteri e le scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado sull’intero territorio cittadino.
L’ordinanza
L’ordinanza, a firma del sindaco Manfredi, è in fase di pubblicazione e sarà riportata a breve sul sito istituzionale. Rimarrà chiuso anche il Maschio Angioino. Il Comune raccomanda alla cittadinanza di limitare gli spostamenti a quelli strettamente necessari e di attenersi alle norme comportamentali da seguire in caso di allerta meteo pubblicate sul sito del Comune di Napoli.
L’allerta arancione
La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un nuovo avviso di allerta meteo valido sull’intero territorio regionale per piogge e temporali anche di forte intensità valido delle ore 9 di domani 17 gennaio alle ore 9 di mercoledì 18 gennaio 2023. Il livello dell’allerta è Arancione su tutta la Campania.
Si prevedono precipitazioni diffuse anche a carattere di rovescio e temporale anche di forte intensità. Venti tendenti a molto forti con raffiche da ovest-sud-ovest. Mare molto agitato con mareggiate lungo le coste esposte. A tale quadro meteo sono associati tutti i rischi di tipo idraulico ed idrogeologico oltre che quelli connessi al vento molto forte e alle mareggiate. La Protezione Civile della Regione Campania richiama i Sindaci alla massima attenzione, con l’attivazione dei Centri operativi comunali e l’attuazione di tutte le norme previste dai piani di Protezione civile per la prevenzione e mitigazione dei principali scenari di evento ed effetto al suolo. Sono possibili infatti, instabilità di versante, localmente anche profonda, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango; significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione; allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni); scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; occasionali fenomeni franosi e possibili cadute massi per condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, anche per la saturazione dei suoli.