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Si è nascosto dietro il divano, così il bimbo di 5 anni è sfuggito al padre killer

Per salvarsi si è nascosto dietro il divano del soggiorno di casa, il bimbo di 5 anni figlio di Taulant Malaj, l’albanese di 45 anni reo confesso del duplice omicidio della figlia Gessica, di 16 anni, e del presunto amante della moglie, Massimo De Santis, di 51, a Torremaggiore (Foggia).

Bimbo nascosto dietro il divano, si è salvato così il figlio di Malaj

A quanto si apprende l’assassino era molto legato al figlioletto: lo testimoniano le numerose foto pubblicate con il bambino sul suo profilo Facebook. Sabato notte, dopo la strage, i primi ad arrivare in casa – a quanto si apprende – sarebbero stati il fratello dell’assassino reo confesso e la cognata. Sarebbero stati loro due a trovare il bambino nascosto dietro al divano. Quest’ultimo, quando sono arrivati i carabinieri, era in braccio agli zii in evidente stato di choc. Il piccolo è stato affidato alla coppia.

“Mia moglie aveva ammesso tradimento”

“Mia moglie ha ammesso che aveva una relazione con Massimo. Mi aveva chiesto scusa per questa relazione, ma io volevo separarmi” ha detto al pm Malaj. Stando al racconto del panettiere, nei giorni scorsi c’era stata una discussione in famiglia, sempre per il presunto tradimento, al termine della quale l’uomo aveva detto di volersi separare. La moglie, però, lo avrebbe convinto a restare a casa.

Pare che Malaj – stando sempre al suo racconto – avesse scoperto più volte nel corso del tempo la moglie al terzo piano dell’edificio, dove abitava il presunto amante. Ieri, però, sarebbe successo dell’altro, stando sempre al racconto che il presunto assassino ha fatto al pubblico ministero. Mentre marito e moglie erano a letto, la donna avrebbe cominciato a chattare con qualcuno. L’uomo, insospettitosi, avrebbe visto il telefono della donna scoprendo che stava chattando con il vicino di casa, Massimo. Dopo un po’ è uscito di casa ed ha aspettato che Massimo rincasasse dal bar. Appena l’uomo è entrato nel portone lo ha accoltellato a morte.

Malaj ha infatti detto al pm – riferiscono gli avvocati – di aver “ucciso prima Massimo”, poi di essere salito in casa dove ha cominciato ad accoltellare la moglie e, poi, la figlia, che cercava di fare da scudo alla mamma. “In quel momento, accecato dall’ira – riferiscono i difensori – non si è reso conto che aveva di fronte la figlia ed ha iniziato a colpirla”. I due avvocati parlano di “un forte legame tra il reo confesso e i suoi stessi figli”, la 16enne e un bimbo di 5 anni. 

Le indagini sui cellulari

Per accertare l’esistenza della presunta relazione extraconiugale e dello scambio di messaggi su una chat tra la moglie dell’assassino e la vittima, gli investigatori dell’Arma hanno sequestrato i telefoni cellulari della donna, del marito e della figlia. 

 

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