Nell'ultimo anno 120 donne uccise. Nel 93% dei casi ammazzate da un uomo. Foto Ansa Nell'ultimo anno 120 donne uccise. Nel 93% dei casi ammazzate da un uomo. Foto Ansa

Nell’ultimo anno 120 donne uccise. Nel 93% dei casi ammazzate da un uomo

Nel 2023 330 omicidi in Italia. Di questi 120 sono omicidi di donne. Questi 120 omicidi avvengono nella stragrande maggioranza dei casi, 4 volte su 5, nell’ambito familiare ristretto o allargato in quanto sono effettuati nel 50% dei casi da partner o ex partner e per un altro 20% da parenti. Dei casi di omicidio in cui è stato identificato l’autore, possiamo dire che quasi nel 93% dei casi le donne sono state uccise da un uomo.

Questi i numeri forniti dal direttore centrale dell’Istat per le statistiche demografiche e il censimento della popolazione Saverio Gazzelloni durante l’audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio.

I dati del 2022

Nel 2022 invece gli omicidi totali erano stati 322. Tra questi 126 omicidi di donne.

“Il tentativo di definire un omicidio come femminicidio è tanto importante quanto anche complesso da un punto di vista concettuale. Perché non esiste una definizione universalmente riconosciuta del femminicidio ma nel marzo del 2022 l’unità statistica dell’Onu ha stabilito sulla base di numerosissime variabili – 21 sulle vittime, 18 sull’autore, 9 per tipologie di vittima-autore e 5 sul modus operandi – come definire un omicidio in femminicidio. Ovviamente tutte queste variabili non sono immediatamente disponibili a livello nazionale, ma molte sono già operative. E quindi l’istituto dal 2020, in accordo con il ministero dell’Interno ha cominciato a tentato di quantificare questa situazione. Quindi dei 126 omicidi di donne nel 2022, 106 sono stati individuati come femminicidi sulla base delle variabili disponibili. Nel 2021 erano 104 su 119, nel 2020 erano 104 su 116”.

“L’aspetto drammatico che mettono in evidenza questi dati è che – ha aggiunto – c’è una costanza numerica impressionante: in tre anni abbiamo 104, 104 e 106 femminicidi”.

 

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