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Neonato abbandonato dal padre, il biglietto in arabo: “La mamma è morta, non posso occuparmi di lui”

Neonato abbandonato nell’androne di un palazzo di via degli Apuli, una strada di periferia con grandi caseggiati di alloggi popolari nel quartiere milanese del Giambellino.

Qui, nell’androne a piano terra di uno di questi caseggiati, al numero 4 scala H, davanti alla porta di uno degli appartamenti, è stato abbandonato il neonato, un maschietto di un mese. Vestito con abiti puliti e una cuffietta rosa, aveva vicino un messaggio scritto in arabo su un foglio bianco: “La mamma è morta, non posso occuparmi di lui”.

Neonato abbandonato dal padre nell’androne di un palazzo

Gamal Ghobrial, un egiziano di 55 anni che da un anno vive nell’appartamento, quando ha aperto la porta si è trovato davanti il piccolo. Non se lo aspettava perché il bambino non faceva rumore, non piangeva e anche dopo non ha pianto. L’uomo ha subito lanciato l’allarme ed è stato lui per primo a tradurre la scritta in arabo sul foglio.  

Il padre, nel messaggio, ha fatto capire che potrebbe abitare in zona. “Abito qui vicino ma non mi conoscete”. Sul posto sono arrivati i soccorsi con ambulanza e automedica. Il bambino, all’apparenza in buona salute, è stato avvolto in una coperta e portato “in condizioni stabili” al Pronto soccorso della clinica Pediatrica De Marchi del Policlinico di Milano. Qui, i medici stanno facendo tutti gli accertamenti. Ora la tutela legale del piccolo è stata affidata al Tribunale dei minorenni.

I Carabinieri di zona stanno ascoltando tutti i testimoni e cercando di capire se qualcuno è stato visto arrivare con il passeggino. Si stanno verificando le riprese delle telecamere. Dal 2012 questo è il quarto bimbo lasciato dai genitori che arriva al Policlinico, ma il primo abbandonato altrove. Nei primi tre casi, l’ultimo Enea nel giorno di Pasqua l’anno scorso, si trattava di bimbi lasciati nella culla della vita.

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