Il cadavere di un neonato è stato sbarcato al molo Favarolo di Lampedusa da una motovedetta della Capitaneria che ha salvato un gruppo migranti nelle acque antistanti l’isola. Subito dopo l’attracco è stata scesa la salma del bimbo che è stata sistemata in una bara bianca e portata al cimitero di contrada Imbriacola. Una persona, verosimilmente la mamma del neonato, è stata invece portata, in ambulanza, al Poliambulatorio.
Lampedusa, l’ipotesi tendopoli e le proteste
Un centinaio di lampedusani, con il vice sindaco Attilio Lucia (Lega) in testa, hanno bloccato via Vittorio Emanuele, all’incrocio con via Ariosto. Interrotto il traffico verso il municipio, con diverse auto incolonnate e anche un’autogrù. La protesta è esplosa quando fra gli isolani si è diffusa la notizia che nell’ex base militare Loran verrà creata una tendopoli e che sul traghetto di linea che arriverà fra poco al porto ci sono mezzi e attrezzature dell’Esercito.
“Il governo Meloni ha fatto sapere che vogliono creare una tendopoli a Lampedusa. La giunta comunale, insieme con il sindaco Filippo Mannino che è a New York, ha deciso di fare una manifestazione pacifica. Diciamo basta centri d’accoglienza, basta tendopoli”. Così il vicesindaco Attilio Lucia (Lega) che indossa la fascia tricolore e guida la protesta. “Lampedusa si sveglia e dice stop a questa situazione. Non possiamo accogliere tutta questa gente. Sorveglieremo notte e giorno che nessuno metta su la tendopoli – ha spiegato Lucia -. Continueremo i blocchi stradali”.