Firmato il nuovo contratto della scuola, per i docenti l’aumento è di 124 euro al mese. È stato siglato ieri, 18 gennaio, il Contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) per il comparto dell’Istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021.
Aumenti di 124 euro per i docenti
A beneficiarne sono 1.232.248 dipendenti del comparto istruzione, tra loro ci sono 1.154.993 lavoratori appartenenti ai settori scuola e Afam, compresi gli 850mila insegnanti, e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca ad esclusione, in questo caso, dei docenti di ateneo. Gli aumenti salariali sono differenziati in base al ruolo: per i docenti ci sono 124 euro di media al mese mentre per il personale Ata, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, l’aumento sarà di 96 euro mensili in media. Più alta la quota destinata ai Dsga, quindi i direttori dei servizi generali e amministrativi a capo delle segreterie scolastiche, che vedranno in busta paga un incremento medio mensile di 190 euro.
Gli aumenti sono stati possibili anche grazie allo stanziamento aggiuntivo di 300 milioni di euro ottenuto dal ministro all’istruzione e al merito, Giuseppe Valditara: “È un passo concreto di una politica di valorizzazione del personale della scuola – ha commentato il Ministro – che vogliamo fortemente e che sarà ulteriormente incrementata grazie al recente stanziamento nella legge di bilancio 2024 di importanti risorse da destinare al rinnovo del Ccnl scuola 2022/2024”.
La trattativa per il nuovo contratto scuola 2022-24
Adesso già si sta lavorando per il nuovo contratto: “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo – è proseguire su questa strada riformatrice con il nuovo contratto per il periodo 2022-2024. L’Aran è già al lavoro per garantire che le prossime fasi del processo di negoziazione continuino a portare miglioramenti significativi e concreti per tutti i lavoratori del settore. Soddisfatti i sindacati, anche per le novità introdotte: “Da domani (oggi ndr) – ha commentato il coordinatore della Gilda, Rino Di Meglio – le norme migliorative del contratto saranno operative, in particolare il diritto dei precari ai tre giorni di permesso retribuito. Siamo riusciti anche ad ottenere che la formazione degli insegnanti sia considerata orario di lavoro a tutti gli effetti”.
I fondi a disposizione
Nella manovra 2024 sono stanziati complessivamente 8 miliardi di euro per i nuovi Ccnl. Alla scuola, secondo i primissimi calcoli, andrebbero, tra i due e tre miliardi, che garantirebbero ai docenti un aumento retributivo del 5,78%. Un primo assaggio l’intero comparto lo ha ottenuto a metà dicembre quando è stata pagata l’una tantum per l’indennità di vacanza contrattuale. Per i presidi 1.518 euro, per i docenti da 766 a 1.288 euro, e per gli Ata da 596 a 1.353 euro. Un anticipo in vista degli aumenti che arriveranno con il nuovo Ccnl.
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