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Obbligo del doppio prezzo durante i saldi, le novità del Codice del consumo

Arriva l’obbligo a mostrare il doppio prezzo in caso di saldi, più trasparenza quando si confrontano prezzi online e stretta sulle false recensioni. Sono alcune delle novità, riporta Altroconsumo, introdotte con l’approvazione del decreto che modifica il Codice del consumo. Le sanzioni per chi non rispetta le regole possono arrivare fino a al 4% del fatturato o a 2 milioni di euro. Vediamo le principali novità.

Obbligo del doppio prezzo in caso di saldi

Una delle novità principali riguarda i prezzi dei prodotti in promozione. Sarà obbligatorio mostrare il doppio prezzo: quello ribassato e quello praticato nei 30 giorni precedenti, questo anche durante il periodo dei saldi, per le vendite promozionali o di liquidazione. Gli unici prodotti che fanno eccezione sono quelli presenti sul mercato da meno di 30 giorni, i prodotti agricoli e gli alimentari deperibili. 

Ecommerce e recensioni

Rientreranno tra le pratiche ingannevoli anche tutti quei casi in cui uno stesso prodotto venga commercializzato in un altro Stato membro dell’Unione europea come identico, pur avendo caratteristiche o composizione diverse. Sarà quindi sanzionata qualsiasi iniziativa di marketing che faccia apparire una merce identica ad un‘altra proveniente da un altro Stato europeo quando, in realtà, così non è.

A questo si aggiungono anche altre pratiche commerciali considerate “ingannevoli”.

1) Più trasparenza quando si confrontano i prezzi online

Tra le pratiche ingannevoli rientra la mancata indicazione di annunci pubblicitari a pagamento per ottenere una classificazione migliore dei prodotti. Nei siti in cui è possibile fare una ricerca tra prodotti e servizi offerti da diversi venditori, diventa obbligatorio mostrare i parametri utilizzati per presentare il risultato della ricerca che ha fatto il consumatore e rivelare se c’è una pubblicità a pagamento o se un venditore ha pagato per ottenere una classificazione migliore dei prodotti. L’informazione deve essere fornita in forma concisa, semplice e comprensibile.

2) Stop alle recensioni false anche sui social

Tra le pratiche scorrette rientrano anche le recensioni false, non solo sui portali, ma anche per esempio mettendo “mi piace” sui profili social o incaricare terzi di farlo. Scorretto anche manipolare le recensioni e le raccomandazioni dei consumatori, per esempio pubblicando solo le recensioni positive eliminando quelle negative o linkare ad apprezzamenti riferiti ad altri prodotti. 

3) Secondary ticketing

Per garantire un ampio accesso di tutti i cittadini a eventi culturali e sportivi, tra le pratiche aggressive vietate si inserisce la rivendita di biglietti per eventi, il secondary ticketing. 

Le sanzioni previste per chi non rispetta le norme 

L’Antitrust può intervenire per reprimere e sanzionare il mancato rispetto delle norme di tutela dei consumatori. Se le infrazioni sono particolarmente gravi e interessano i consumatori in diversi paesi dell’Unione Europea, le autorità potranno infliggere multe basate sul fatturato annuo del professionista per un importo massimo del 4% del fatturato o fino a 2 milioni di euro se le informazioni sul fatturato non sono disponibili. In caso di pratiche scorrette, l’Antitrust avrà anche il potere di ordinare, la rimozione di iniziative o attività destinate ai consumatori italiani.

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