Si raccomanda l’uso di una nuova dose di vaccino contro il Covid-19 nel periodo autunnale, ogni 12 mesi: sono le indicazioni, derivanti da un’analisi delle migliori evidenze scientifiche, formulate dalla Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) e dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), in mancanza di un Piano operativo per la prossima stagione.
Devono essere coinvolti tutti gli over 50, coloro – tra i 6 mesi e i 50 anni – con condizioni di fragilità e gli operatori sanitari dopo 12 mesi dall’ultima vaccinazione ricevuta. Il richiamo dopo 6 mesi, invece, è raccomandato per tutti gli over 75, per tutti al di sopra di 6 mesi d’età con condizioni di immuno-compressione moderata o grave, per le donne in gravidanza (a distanza di 6 mesi dalla precedente).
Per tutti gli altri individui, invece, è consigliata una dose annuale di vaccino (ogni 12 mesi). “Il nostro Paese, tra i pochi a livello europeo non ha ancora definito un piano di vaccinazione contro il Sars-CoV-2 per proteggere la popolazione, soprattutto quella fragile, nella prossima stagione autunnale – dichiara Roberta Siliquini, Presidente SItI -. Attualmente la copertura vaccinale è molto bassa, e si continuano a contare circa 13 morti al giorno”.
La SItI e la SIMIT, così, hanno stilato delle raccomandazioni, sulla base delle migliori evidenze scientifiche e delle coperture vaccinali, nonché dell’andamento della patologia, utili a fornire indicazioni a ‘decision-maker’ e operatori sanitari, per la definizione di una strategia vaccinale. Secondo le due Società inoltre bisogna tenere una piattaforma vaccinale più ampia possibile, mantenendo sia i vaccini a mRNA, sia quelli proteici adiuvati, al fine di garantire la scelta più opportuna per ciascuno. Queste raccomandazioni andranno aggiornate sulla base dell’evoluzione delle varianti e della situazione epidemiologica.
I dati dell’European Center for Disease Prevention and Control “suggeriscono che una campagna di vaccinazione autunnale con un’elevata adesione nelle persone Over 50 potrebbe ridurre fino al 32% delle ospedalizzazioni da Covid-19 entro la fine di febbraio 2024 – sottolinea Claudio Mastroianni, Presidente di SIMIT -In particolare la raccomandazione è quella di concentrarsi sulla vaccinazione degli over 50 e di altri gruppi vulnerabili durante autunno e inverno, in combinazione con la campagna di vaccinazione antinfluenzale”.
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