Durante l’interrogatorio nel processo in corso a Milano, Alessandro Impagnatiello ha ammesso di aver ucciso la sua allora fidanzata, Giulia Tramontano, al settimo mese di gravidanza, e di aver occultato il suo corpo. Impagnatiello ha dichiarato che il processo stesso lo sta aiutando a mettere a posto i pezzi del puzzle della sua vita. Ha espresso un profondo senso di cambiamento, affermando di essere diventato una persona più lucida. L’accusato ha descritto la sua relazione con Tramontano come un “castello di bugie”, riconoscendo di essersi trovato intrappolato nelle menzogne che aveva costruito attorno a loro. Ha chiarito di non aver mai fatto credere a Giulia di essere pazza, ma di aver agito in un modo che lo ha portato ad annegare nelle proprie menzogne. Ora, Impagnatiello sta cercando di ricostruire la loro relazione, esplorando i motivi che lo hanno portato a commettere un atto così terribile. Questa nuova fase del processo potrebbe portare alla luce ulteriori dettagli sulla dinamica tra i due e sulle circostanze che hanno portato alla tragica fine della ragazza.