Il Tar di Trento ha sospeso, accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni Enpa, Leidaa e Oipa, l’efficacia del decreto con cui il presidente della Provincia Maurizio Fugatti aveva disposto l’abbattimento dell’orsa Jj4, considerata responsabile della morte del runner Andrea Papi e attualmente detenuta nel centro faunistico del Casteller. Ora l’orsa dopo la sua cattura è in attesa di sapere cosa sarà della sua vita. Se potrà continuare a vivere oppure sarà abbattuta dopo eventuali ricorsi.
Abbattimenti orsa Jj4, il comunicato delle associazioni
Fino alla data della prossima udienza collegiale la Provincia non potrà dunque procedere all’abbattimento. Lo comunicano le associazioni animaliste. “Il decreto di Fugatti”, osservano le associazioni nella nota, “non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell’Ambiente, contrario alla soppressione di JJ4, che ha istituito un ‘tavolo tecnico’ per l’elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione. Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l’art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all’abbattimento”.
Accolto anche il ricorso di Leal, che evidenzia “come il decreto n.10 emesso in data 28 aprile dal presidente Fugatti, con il quale viene autorizzata la soppressione dell’orso Jj4, si profila frutto di un’errata interpretazione della relazione dell’Ispra, che non ha affatto espresso parere negativo in ordine alle strutture ove ricollocare l’orsa, ma ha solo dichiarato di non avere competenza in merito, laddove la stessa spetta ai Cites”.