Il padre di una ragazzina di 13 anni, drogata e violentata, ha organizzato la spedizione per punire il sospettato. A farne le spese è stato un giovane, rinchiuso in un appartamento, poi picchiato e minacciato. Secondo il genitore, il ragazzo avrebbe offerto alla 13enne uno spinello e poi l’avrebbe violentata. Adesso il papà, 40enne, dovrà difendersi dalle ipotesi di sequestro di persona, lesioni personali e minacce.
Padre sequestra il ragazzo che avrebbe violentato la figlia
A raccontare la storia è Il Gazzettino. I fatti risalgono al 2020, in provincia di Pordenone. Un papà, venuto a conoscenza della vicenda, ha organizzato la spedizione punitiva per il ragazzo che aveva abusato della figlia. Per tendergli l’imboscata si è fatto aiutare da tre persone. Insieme lo hanno portato nell’appartamento dell’uomo e torturato. La vittima sostiene di essere stata minacciata di torture e morte. L’uomo avrebbe poi cominciato a picchiarlo usando anche una spranga e una padella, procurandogli lesioni alla schiena e al ginocchio.
La fuga dal balcone di casa
Il ragazzo ha raccontato inoltre che per fuggire da furia dell’uomo, si sarebbe lanciato dal primo piano atterrando su un tendone che ha attutito la caduta. L’imputato si è sempre difeso sostenendo di aver perso la testa, ma di non aver mai sequestrato il giovane.
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