Palermo. La seduta del consiglio comunale di Palermo è finita nel caos. La mattina di oggi, mercoledì 20 dicembre, è scoppiata una lite in aula. Protagonisti Giuseppe Milazzo, eurodeputato e capogruppo di Fratelli d’Italia, e il vicepresidente vicario del consiglio Giuseppe Mancuso della lista Lavoriamo per Palermo.
Palermo, sale in piedi sul banco della Presidenza del Consiglio comunale
Mancuso, in quel momento stava conducendo i lavori d’aula. Il vicepresidente si è visto costretto a chiudere la seduta dopo pochi minuti dall’inizio. Milazzo, di fronte alla richiesta d’intervento che non è stata concessa da Mancuso, è salito prima sui banchi del governo. Poi è saltato sul banco della presidenza togliendo il microfono al presidente vicario. Quest’ultimo, dopo reiterati richiami, ha deciso di chiudere la sessione dei lavori.
“Quanto accaduto oggi in aula è frutto di una gestione anomala del consiglio comunale, dove spesso vengono disattese le norme regolamentari e le decisioni assunte dalla conferenza dei capigruppo, in ordine alle scadenze che il consiglio è chiamato ad esitare nell’interesse esclusivo della città”, dice Milazzo.
Chiesto l’intervento del sindaco e del prefetto
I 14 consiglieri d’opposizione, in una nota chiedono “l’intervento del sindaco e del prefetto di Palermo perché venga garantito il corretto funzionamento del Consiglio comunale, interrotto oggi per uno scontro senza precedenti tra i consiglieri di maggioranza”.
“La profonda crisi della maggioranza, già evidenziata nelle sue numerose assenze – prosegue la nota – ha trasformato l’aula del Consiglio comunale in un “campo di battaglia”, impedendo la trattazione di temi urgenti come la movida, la sicurezza, i servizi essenziali della Città erogati dalle aziende partecipate e gli atti preliminari al bilancio. In questa turbolenta stagnazione, la Città è lasciata allo sbando senza alcuna risposta alle sue numerose esigenze”.
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