Pallini sparati in classe a Rovigo. Gli studenti protagonisti di questa vicenda avvenuta all’Istituto Viola Marchesini, hanno visto i loro voti in condotta abbassarsi. Un 7 e tre 6 dopo l’intervento del ministro Valditara. Ciò non è però bastato alla professoressa Maria Cristina Finatti, la vittima di questa vicenda.
La donna ha infatti deciso di andare avanti proseguendo l’azione legale nei confronti dei genitori degli studenti. I quali, oltre a sparare i pallini, hanno ripreso la scena in classe con i telefonini. I pallini colpirono una volta alla testa e un’altra all’occhio l’insegante. la vicenda avvenne in una classe al primo anno. Subito dopo, l’alunno che ha sparato è stato sospeso cinque giorni. Stessi giorni per quello che ha ripreso la scena dell’insegnante che veniva colpita. Due giorni invece per il proprietario della pistola, che l’avrebbe portata a scuola, lasciata usare a chi ha sparato e poi nascosta.
La professoressa spiega all’Ansa: “La decisione presa mi ha fatto ovviamente piacere ma io voglio andare avanti con i miei avvocati per le conseguenze d’immagine che ho subito. E’ stata una decisione presa a Roma, ma è l’intera istituzione scolastica che deve cambiare, come sottolinea il ministro, a partire dalle classi numerose per finire con l’ora di ginnastica”.
Finatti rimarca il fatto che la sua difesa legale è stata assunta gratuitamente da uno studio che, dopo aver letto quanto le era accaduto, ha deciso di starle al fianco.
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