Visto che il rilascio dei passaporti va al rallentatore, una mamma decide di chiederlo per il figlio che ancora deve nascere, con tanto di codice fiscale ”teorizzato”. Insomma la donna incinta prenota l’appuntamento per fare il passaporto al proprio figlio, temendo i tempi lunghi della burocrazia statale. Protagonista una signora residente a Schio (Vicenza), che ha deciso di prenotare, nell’Agenda elettronica dei Passaporti, l’appuntamento per il nascituro.
Prevendendo la nascita nei primi giorni di gennaio, la donna ha preso appuntamento inserendo un codice fiscale inventato, con le generalità del bambino e una data di nascita fittizia. Una volta inserito nell’apposito programma di prenotazione, il codice fiscale non può però più essere modificato.
Così alcuni giorni fa, visto che il bambino è nato con quasi un mese di ritardo rispetto alla data calcolata dalla madre, la signora ha chiesto all’Ufficio Passaporti del Commissariato di di Bassano del Grappa (Vicenza) di variare sia il codice fiscale che la data di nascita. Alla richiesta della motivazione, la neo mamma ha ammesso di aver trovato un posto libero e di aver deciso di immettere i dati di fantasia nel formulario, per paura di dover rinunciare alle vacanze estive in Messico. Una volta contattata e informata del fatto che il suo era stato un comportamento irregolare, la donna ha chiesto di annullare la prenotazione, scusandosi e provando a chiedere un appuntamento ‘privilegiato’ e anticipato per il rilascio del passaporto al neonato. Non essendoci motivi d’urgenza, dovrà rifare tutta la procedura online.
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