Imbrattarono quadro di Van Gogh col passato di verdure: 4 attiviste a processo, rischiano 3 anni Imbrattarono quadro di Van Gogh col passato di verdure: 4 attiviste a processo, rischiano 3 anni

Passato di verdure contro un quadro di Van Gogh: 4 attiviste a processo, rischiano 3 anni

Lo scorso 4 novembre imbrattarono col passato di verdure un quadro di Vincent Van Gogh, Il seminatore, in mostra a Palazzo Bonaparte a Roma. Per questo quattro attiviste di Ultima Generazione, tutte ventenni, andranno a processo: rischiano una condanna fino a tre anni di carcere. 

La Procura ha disposto per loro la citazione diretta a giudizio. Il processo è stato fissato per il prossimo 12 ottobre dinanzi al giudice del tribunale monocratico di piazzale Clodio. Il reato contestato è di imbrattamento di beni culturali o paesaggistici, previsto all’articolo 518 duodecies.

Imbrattarono quadro di Van Gogh, 3 avevano divieto di ritorno a Roma

Secondo l’impianto accusatorio le quattro attiviste “in concorso tra loro e previo concerto imbrattavano, lanciando una passata di verdure, il dipinto attingendone il vetro protettivo, la cornice e il pannello espositivo sul quale il dipinto era affisso”. A tre indagate i pm di piazzale Clodio contestano anche la violazione di alcuni provvedimenti del Questore di Roma, emessi mesi prima del blitz, di divieto di ritorno a Roma dopo avere preso parte a blocchi stradali.

Il seminatore di Van Gogh era protetto da un vetro

Il dipinto, che fu realizzato dal pittore olandese nel 1888, era protetto da un vetro e dopo una prima perizia che escluse danni alla tela è tornato a fare bella mostra di sé nell’esposizione capitolina. La cornice, invece, subì lievi danni dall’azione dimostrativa che venne anche immortalata in un video poi comparso in rete.

Il gruppo, dopo essere entrato alla mostra pagando regolarmente il biglietto, lanciò la zuppa in direzione del quadro. Poi le ragazze si incollarono le mani alla parete prima dell’arrivo dei carabinieri che le bloccarono e denunciarono all’autorità giudiziaria.

Liquido nero per imbrattare la Barcaccia

Intanto i magistrati capitolini sono in attesa di comunicazioni da parte della Sovrintendenza sui danni alla fontana della Barcaccia, colpita con liquido nero il primo aprile scorso nel corso da un altro gruppo di tre attivisti dell’ambiente, per valutare l’eventuale accusa di imbrattamento o danneggiamento. Per tingere l’acqua della fontana sarebbe stato usato del liquido a base di carbone vegetale.

Proprio oggi durante alcuni controlli preventivi della polizia nelle stazioni della metro a Roma gli agenti delle volanti e della Digos hanno intercettato e bloccato sei persone appartenenti al movimento ambientalista ‘Extinction Rebellion’, negli zaini avevano diverse confezioni di colla. 

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