Una pensionata di Castagnole Lanze, in provincia di Asti, è stata portata dalla sua badante in Romania, Paese straniero in cui l’anziana è rimasta sette anni, chiusa in casa e senza un cellulare. L’incubo della donna, si legge su La Stampa, è finito 4 gennaio scorso, quando la polizia giudiziaria della procura di Asti ha arrestato la badante, 47enne di origine rumena. L’accusa è di circonvenzione di incapace e autoriciclaggio.
La badante era riuscita infatti a sottrarre dai conti correnti della vittima 317 mila euro, dei quali 149 mila reinvestiti per l’acquisto di una tabaccheria nel Cuneese, affidata a parenti della donna e negli ultimi mesi da lei messa in vendita perché aveva percepito di essere finita sotto investigazione.
Dopo il ritorno in Italia, l’amara sorpresa
Quando nel 2023 la pensionata è tornata nella sua casa a Castagnole, ha fatto un’amara scoperta: la sua abitazione era stata ristrutturata ed era stata occupata dai familiari della badante. Il tutto senza pagare l’affitto. Ma la donna, vedova dal 2015, fortunatamente ricordava la strada per raggiungere i carabinieri, che hanno ascoltato la sua storia.
La badante, recatasi da un notaio, al momento non indagato, aveva convinto l’anziana a farle firmare una procura generale a suo nome e una delega in banca ad operare. Ma non solo. Si era fatta sottoscrivere una polizza vita, a suo favore, per 120 mila euro e un testamento olografo nel quale era nominata erede universale. Per uno psichiatra che ha effettuato una perizia per la procura, la pensionata dal 2015 era già “suggestionabile”. Intanto è caccia ai soldi sottratti.
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