Pensionato derubato tenta il suicidio nel Tevere. Non aveva più i soldi neanche per i documenti

Un pensionato di 64 anni stava per gettarsi nel Tevere da ponte Garibaldi a Roma. Un agente di Polizia, in servizio con un collega, avvisato da una donna, è riuscito ad evitare che l’uomo, disperato, mettesse in atto i propositi suicidi.  L’agente, si chiama Pietro, è entrato in contatto con lui, è bastato un accenno alla Roma, passione comune. Ma poi sono serviti prontezza di spirito e prudenza. L’uomo piano piano s’è lasciato andare. Il racconto dell’agente è straziante. 

Era stato derubato il pensionato. Il giorno prima gli avevano sfilato il marsupio. Per chi vive di poco, quel poco è tutto.  “Il problema più grande – racconta Pietro a Il Mattino – quello che lo ha portato a decidere di volersi togliere la vita, è che dopo il furto non aveva il denaro necessario per rifare i documenti e senza documenti non poteva ritirare l’assegno di inclusione. Tutte cose che in realtà si potevano risolvere, ma non per una persona che vive da sola e in una situazione di semi indigenza”. E’ qui che Pietro lo ha tirato per un braccio e riportato al sicuro. Quell’uomo non voleva più staccarsi da lui. Gli agenti hanno provveduto con una coletta almeno di rifarsi i documenti.

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Warsamé Dini Casali