Nell’ingarbugliata e totalmente indecifrabile ragnatela burocratica italiana resta intrappolata una nuova vittima: Cervinia.
O meglio: Le Breuil. Ma perché? Tutto nasce, raccontano le cronache, dalla decisione del consiglio comunale di Valtournenche che nel 2011 – da ora in poi, è l’avvertenza, inizia il viaggio psichedelico nella burocrazia – ha incaricato una commissione tecnica per arrivare alla determinazione ufficiale dei toponimi del piccolo paese valdostano. Piccolo dettaglio per la comprensione e per quelli che non sono pratici delle zone: Cervinia è una frazione di Valtournenche. Secondo dettaglio: Cervinia fu chiamata Cervinia, spiegano gli esperti cartografi delle agenzie, dal regime fascista per italianizzare i toponimi di questa zona. Altra impresa degna dell’assurdità italiana.
Bene, la commissione tecnica ha iniziato a spulciare tra gli archivi e tra i tanti documenti dice, giura e spergiura di avere ritrovato le antiche denominazioni di villaggi, frazioni e località sul territorio.
E così la conca del Breuil dove sorge Cervinia ha ripreso la sua antica denominazione pre fascista ed è diventata Le Breuil. Perché no, in fondo. Siamo in Italia. Perché non complicare le cose.
Ad approvare la modifica è stato proprio il consiglio comunale di Valtournenche. La Regione, arrivati i fogli sulla scrivania, ha preso atto della decisione.
E ora quindi Cervinia è diventata Le Breuil. A questo punto perché non trasformare Milano in Mediolanum e Torino in Iulia Augusta Taurinorum, verrebbe da chiedere. Sempre se vogliamo restare al periodo romano. Perché poi, perché no, potremmo andare ancora più indietro nel tempo e andare a spulciare tra le antiche incisioni rupestri per chiedere e consultare i nostri avi neandertaliani.
La cosa che rende ancora più psichedelica la trama è che tutto questo è frutto di una decisione del vecchio consiglio comunale.
Già, perché il nuovo sindaco di Valtournenche, Elisa Cicco, è contraria alla decisione:
“Incontreremo il presidente della Regione. L’obiettivo è trovare una soluzione assieme all’amministrazione regionale. Vogliamo affrontare il problema e capire cosa possiamo fare. Chiederemo di poter rettificare la denominazione e mantenere il nome Cervinia. Il cambiamento era stato fatto per una questione di toponomastica e basta”.
Quindi adesso cosa si farà? Si incaricherà una nuova commissione tecnica di spulciare tra gli archivi e cercare l’antico nome della moderna Le Breuil? Cioè Cervinia?