Percolato finisce nel fiume a Sacla Coeli, provincia di Cosenza. La causa è la rottura di una tubatura della discarica di rifiuti ubicata in località Pipino. Parte del percolato prodotto si è riversato nel fiume Nicà che sfocia nel mare Ionio tra i territori di Cariati (Cosenza) e Crucoli (Catanzaro).
I liquami sono fuoriusciti da una tubatura che avrebbe ceduto. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri forestali di Corigliano Rossano che stanno coordinando un intervento per cercare di riportare la fuoriuscita dei liquami in alcuni canali di guardia chiusi ermeticamente allo scopo di evitare il rilascio nelle acque del fiume. Successivamente si provvederà a recuperare i liquidi con l’utilizzo di autospurgo. C’è allarme tra i sindaci dei comuni interessati per i rischi legati allo sversamento delle sostanze in mare.
Il percolato è inteso un liquido che trae prevalentemente origine dall’infiltrazione di acqua nella massa dei rifiuti o dalla decomposizione degli stessi. In misura minore è anche prodotto dalla progressiva compattazione dei rifiuti. Il percolato prodotto dalle discariche controllate di rifiuti solidi urbani è un refluo con un tenore più o meno elevato di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all’interno delle discariche.
Le caratteristiche del percolato sono principalmente queste: colore bruno variabile a seconda della concentrazione; consistenza più o meno viscosa e odore, definibile come “stagnante”.
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