Un semplice gesto quotidiano, quello di mettere la lente a contatto nell’occhio, è bastato per mettere a rischio la vista di Mariagrazia Casale, ventenne proveniente da Pesaro. Fortunatamente, grazie a un trapianto di cornea eseguito all’IRCCS Sant’Orsola di Bologna lo scorso 18 luglio, è stata salvata dalla prospettiva di una cecità permanente. Il suo caso è solo uno dei 317 trapianti di cornea effettuati nel policlinico nel 2023, segnando un anno record per tali interventi. Mariagrazia ora sta bene e ha già recuperato sei decimi della vista nell’occhio sinistro, da cui aveva improvvisamente perso la capacità visiva, distinguendo solo la luce. Tutto è accaduto in fretta: da un fastidio nell’occhio a una macchia nell’iride, fino alla completa perdita della vista in quell’occhio, in soli tre giorni.
Cosa è successo
La sua esperienza inizia nel settembre del 2022, quando, mentre si trovava in Campania per un concorso di bellezza, ha avvertito fastidi all’occhio che ha inizialmente scambiato per congiuntivite. Un consulto da un oculista locale ha rivelato la presenza di un batterio nell’occhio e le è stato consigliato di cercare cure a Bologna. Il caso di Mariagrazia è raro, ma è stato proprio l’uso prolungato delle lenti a contatto a causare una cheratite microbica, una delle principali cause di cecità nel mondo. Grazie al trattamento e al trapianto eseguito all’IRCCS Sant’Orsola, Mariagrazia è stata salvata da ulteriori complicazioni.
Il dottor Antonio Moramarco, dell’equipe di Oftalmologia, sottolinea l’importanza di un percorso preciso nel trattamento delle infezioni corneali, garantendo tempestività nella diagnosi e nel trattamento.