Il freddo sta facendo crescere i casi di Peste suina africana tra i cinghiali, nella zona rossa di Piemonte e Liguria, dove l’emergenza è scoppiata a fine 2021. “Era previsto, le condizioni sono ideali perché si diffondano i contagi e la malattia si sta spostando verso il Cuneese, ricca di allevamenti suini” spiega il commissario straordinario Angelo Ferrari. “Con questo virus non si può convivere, va eradicato – aggiunge – già oggi costa alla suinicoltura italiana 20 milioni al mese di export mancato, se arrivasse tra i maiali si perderebbero punti di Pil. Oltre a recinzioni e rigore nei controlli, servono molti più soldi”.
Ad oggi sono 175 i casi di Peste suina africana in Piemonte, mentre in Liguria il conteggio resta fermo a 92. Il numero complessivo di casi nell’area è quindi di 267. I dati vengono forniti dall’Izs (Istituto zooprofilattico sperimentale) di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (aggiornati al 18 gennaio).
Gli ultimi quattro casi, a quanto si apprende, sono stati osservati in Piemonte e tutti in provincia di Alessandria: uno a Carpeneto (prima positività da quando è iniziata l’emergenza), uno a Montaldo Bormida (tre), uno a Ponzone (diciotto), uno a Rivalta d’Orba (prima positività). Salgono così a 53 i Comuni in cui è stato osservato almeno un caso di Psa.
Stangata per le vacanze: l'inflazione resta ancora inchiodata allo 0,8% a giugno, per il terzo…
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha recentemente avviato un'istruttoria nei confronti di…
Sono 13 le città che fino a venerdì sono da bollino rosso, cioè la condizione…
La vicenda del bambino di sei anni affetto da leucemia, vittima di una dose sbagliata…
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha il Covid. Cancellato un evento a Las…
Un inquietante caso di avvelenamento, che ricorda le dinamiche del celebre romanzo "Dieci piccoli indiani"…