Picchia e uccide il gatto, poi lo getta per strada in un sacchetto

Picchia e uccide il gatto, poi lo getta per strada in un sacchetto. Ennesimo caso di maltrattamento di animali ad Albiolo, in provincia di Como. L’animale è stato colpito a morte e poi abbandonato nella busta usata per la raccolta differenziata della plastica. Un gesto macabro compiuto lo scorso martedì da una persona poi identificata dai carabinieri, non è chiaro se attraverso la targa o il riconoscimento facciale.

La storia è rimbalzata sui social, come fa sapere il sito La Provincia di Como. Ci sarebbe stato un tam tam social per mettere in guardia chi ha degli animali. E’ circolata anche la foto del micio nel sacchetto, ma c’è chi si è rifiutato di pubblicarla. Il rischio è quello che qualcuno possa emulare l’atto di chi ha compito la terribile violenza contro il gatto.

Animali sempre più vittime di violenza

Un cane bruciato vivo dal padrone a Palermo. Un altro scuoiato e fatto a pezzi alla periferia di Roma. Un gatto annegato da una ragazzina in una fontana ad Alberobello, poi un altro micio ucciso a colpi di fucilate solo perché camminava sul cemento fresco. E per allargare la lista, è bene non dimenticare il cavallo Tornado, morto indirettamente per i botti di Capodanno. La brutalità umana si declina in molti modi, uno di questi è il provare piacere nello sfogare i propri disagi su creature che, è bene sottolinearlo, spesso non possono difendersi. Le cronache di queste ultime settimane ci riportano un susseguirsi di violenze contro gli animali.

“Il recente caso del cane dato alle fiamme in pieno centro cittadino, fatto che ha scosso la sensibilità di moltissime persone ed ha avuto un’eco mediatica molto importante, ha indotto alla riflessione di organizzare un gruppo di lavoro specializzato proprio nelle attività investigative che hanno come primo obiettivo quello della emersione delle condotte criminose, di assicurare alla giustizia i rei, ma anche di organizzare un sistema di confronto positivo nella materia con organismi istituzionali, a iniziare dalla Prefettura e del Garante Regionale dei diritti degli Animail”. Queste le parole del procuratore Maurizio de Lucia, che ha creato un pool di magistrati che si occuperà dei reati di maltrattamento e uccisione di animali. 

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Silvia Di Pasquale