Insulta, minaccia e picchia la moglie che non voleva avere rapporti sessuali con lui. Un uomo della provincia di Lecce è stato condannato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale tentata e consumata. Come spiega LeccePrima, il giudice per le udienze preliminari Angelo Zizzari ha inflitto la pena di otto anni (scontata di un terzo perché è stato scelto il rito abbreviato).
I litigi, raccontano le cronache, “sarebbero stati frequenti e spesso davanti ai figli minori, costretti anche a vedere che il padre assumeva alcolici e stupefacenti. Durante gli sfoghi incontrollati del marito, la donna è stata anche aggredita con calci, ceffoni, pugni, mani strette sul collo. E poi, la richiesta di sesso con minacce di prenderla a botte qualora avesse osato rifiutare. La donna spesso è letteralmente scappata, rifugiandosi nella stanzetta dei figli. Fino a quando ha presentato una denuncia e si è arrivati al processo”.
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