Cariche della polizia a Pisa durante il corteo studentesco pro-Palestina che voleva raggiungere piazza dei Cavalieri, la sede dell’ateneo della città toscana. I poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi alla piazza hanno caricato gli studenti. Tutta l’area intorno alla piazza su cui si affaccia la sede centrale dell’ateneo di Pisa, era cinturata dalle forze dell’ordine. Nella concomitanza degli scontri, alcuni ragazzi sono stati anche fermati dai poliziotti e poi immediatamente lasciati andare. La manifestazione a favore della Palestina alla quale, secondo la questura, avrebbero partecipato poche centinaia di persone, per lo più studenti medi superiori ma anche esponenti di centri sociali e collettivi universitari, si è poi conclusa. Lo sbarramento delle forze dell’ordine in alcune determinate aree del centro storico serviva, sempre secondo la questura, a evitare “azioni dimostrative in concomitanza di obiettivi sensibili quali la sinagoga, il cimitero ebraico o la Torre pendente”.
Le cariche, come si vede dal video che segue, sono state abbastanza intense e non proprio di alleggerimento. Per questa ragione hanno scatenato diverse proteste. Il Pd parla di immagini inaccettabili e inquietanti e chiede l’intervento del ministro Piantedosi. Una studentessa che ha partecipato al corteo, all’Ansa ha raccontato: “Siamo partiti da piazza Dante dove ci eravamo radunati per fare una passeggiata in giro per la città ma dopo poche decine di metri abbiamo trovato lo sbarramento di Polizia che ha poi caricato una manifestazione assolutamente pacifica, ma determinata ad andare avanti per portare solidarietà al popolo palestinese”.
Il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi, in una nota scrive: “Profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri avvenuti questa mattina nel centro della città, che hanno causato a quanto pare il ferimento di studenti universitari e di studenti delle scuole superiori. In attesa di ricevere chiarimenti sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, si auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire la corretta e pacifica dialettica democratica, tutelando la sicurezza della popolazione e della comunità studentesca”. L’Università di Pisa, spiega il rettore, “conferma la sua posizione caratterizzata dalla massima apertura al dialogo pacifico fra tutte le posizioni e dal ripudio della violenza in tutte le sue forme”.
Queste invece le parole di Michele Conti, il sindaco leghista di Pisa: “Quello che è accaduto mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato stamani a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto”.
Il sindaco lo scrive sulla sua pagina Facebook e prende implicitamente le distanze da quanto ha dichiarato il deputato e capogruppo in consiglio comunale della Lega, Edoardo Ziello, che aveva solidarizzato con le forze dell’ordine. “Voglio anche ricordare a tutti – che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato (…). Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea. Voglio parlare con questi ragazzi, ascoltare le loro ragioni e i loro racconti. Il Comune di Pisa è uno spazio pubblico dove è possibile esprimere liberamente, ed educatamente, ogni pensiero”.